Filastrocca per Torino

Dopo “Filastrocca per la Vita”, realizzato nel 2021, ecco “Filastrocca per Torino”.
La seconda puntata del progetto triennale “Filastrocche della Vita”.
Perché, in sole due frasi, abbiamo citato per tre volte la parola “Filastrocca”?
Il motivo è semplice e, per noi, fondamentale.
Perché pensiamo che il mondo abbia bisogno di cura. Soprattutto ora, nel momento in cui ci è apparsa con chiarezza tutta la sua fragilità. 
Perché pensiamo ci sia bisogno di trovare nuove armonie. Di cercare dentro e intorno a noi un ritmo perduto che ci accordi con le altre persone e con ciò che ci circonda. 
Come quando, da bambini, il pianto e il dolce addormentarsi erano cullati da una voce e da una filastrocca, da un ritmo antico, che arrivava da lontano. Che ci faceva pensare che, da qualche parte, potesse esistere una “perfezione”, un disegno grande che ci riguarda tutti. Tutti insieme. Anche gli opposti. Anche i contrari.


Il progetto del 2022 ha coinvolto due classi della Scuola Primaria “Duca d’Aosta”. Abbiamo chiesto alle ragazze e ai ragazzi di raccontarci la Città in cui abitano, Torino, e lo scorrere della loro vita tra le sue strade, i suoi palazzi, le scuole, i luoghi di ritrovo.
Una sorta di geografia costruita a partire dagli sguardi bambini. 
Una mappa che da “reale” si è fatta mappa del loro immaginario: dei loro desideri e dei loro sogni.
I pensieri che ci hanno raccontato, i testi che hanno scritto, le scene che hanno improvvisato, i disegni che hanno fatto sono poi diventate le suggestioni dalle quali siamo partiti per un evento di restituzione a questi bambini, ai loro genitori, ai familiari e ai loro compagni di scuola.
Una specie di “orazione civile” nella quale due attrici e un musicista hanno condiviso con chi è intervenuto la speranza di una città capace di vedere anche i piccoli cittadini che la abitano: di accoglierli, di proteggerli. E di immaginare, a partire da loro, il proprio futuro.


In questo spazio troverete una galleria delle tracce che i bambini ci hanno regalato: disegni, testi, registrazioni delle loro voci, immagini.
E non stupitevi se scoprirete che a Torino, oltre alla Mole Antonelliana, al Museo Egizio e a tante altre cose, secondo una bambina, c’è anche…”la Torre di Pisa”. 
Sulle cartine forse non la troverete ma chissà come stava volando lontano, quel pensiero. 
Le bambine e i bambini ci indicano sempre nuovi confini. 

MATERIALE CONSULTABILE




A TORINO C’E’..



SEGNI E DISEGNI



DAL LABORATORIO AL PALCO






LE SUGGESTIONI DEI BAMBINI